I costi della guerra

 

L’11 novembre 1918 finisce la Prima Guerra Mondiale.

Chi ha vinto? Chi è stato sconfitto?

Con queste due domande si conclude il ciclo di approfondimenti che il Laboratorio di Storia dello Stringher ha realizzato nei cinque anni del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Le risposte restano aperte e le lasciamo volutamente aperte, con alcune precisazioni.

Scopo della guerra è ottenere la vittoria, per ottenere la vittoria è necessario sopraffare l’avversario, per riuscirci è necessario eliminarlo. La guerra porta sempre la morte. I suoi strascichi proseguono nel tempo e a volte non scompaiono.

Costituzione italiana Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali …

Per cause direttamente riconducibili alla Prima Guerra Mondiale in undici stati europei i morti civili sono 6.493.000. I soldati morti sono 8.538.315 Complessivamente i feriti sono 21.219.734. In Italia se ne contano 947.000.

Le conseguenze sui corpi dei feriti sono state indelebili, prolungate nel tempo, a volte produrranno la morte dopo la guerra.

Un’altra conseguenza è la violenza fatta alla natura che, nei luoghi direttamente coinvolti nel conflitto, è stata sconvolta e intossicata da tutte quelle armi prodotte per creare la morte.

Infine paesi, città, case, sono stati sventrati dalle battaglie e dai bombardamenti.

Chi ha vinto? Chi è stato sconfitto?

 

 

Giancarlo Martina

Referente del Laboratorio di Storia

ISIS B. Stringher

I costi della guerra