Annia - Canali - Isola d'Anfora
un esempio di albergo diffuso per un turista in cerca di tranquillità
Prima di giungere a porto Buso ci siamo soffermati davanti all’Isola di Anfora, dove come scrisse Claudio Magris: “I venti sono gli estrosi architetti del paesaggio”.
L’isola si trova all’estremità occidentale della laguna di Grado, collegata all’isola di Porto Buso da una breve diga percorribile a piedi. Era nota nell’antichità come Anforis, porto romano dove avveniva il primo stoccaggio delle varie merci provenienti da tutto il mondo allora conosciuto. Da quel porto partivano tutte le merci dirette ad Aquileia e percorrevano il canale chiamato appunto Canale Anfora.
Durante la prima guerra mondiale, fu teatro di guerra come confine tra Austria e Italia, nonché avamposto di soldati austriaci che ancora oggi ne sentono un forte legame. Era un’isola di pescatori e fino agli anni 50-60 era abitata tutto l’anno, aveva la scuola elementare, edificio che oggi ospita un albergo diffuso: “Ai Ciodi”, gestito dalla famiglia Tognon. Al turista viene offerta l’opportunità di vivere un’esperienza unica in completa armonia e in stretto contatto con la laguna, in luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Sempre qui, alla Trattoria Ai Ciodi, è possibile gustare i piatti tipici dell’Alto Adriatico e l’immancabile “boreto alla gradese”, preparato utilizzando la tradizionale pentola di ghisa. Una ricetta di origini povere. Un tempo, infatti, serviva a cucinare il pescato che non si era riusciti a vendere, ed ora invece è una specialità gastronomica da non perdere!
Attraversato il canale Anfora si costeggia laspiaggetta di porto Buso in cui, nell’antichità, era situato un importante mercato di legnami (Forum Fusteum).