Annia - Caccia al tartufo bianco

Fase 1

Conoscenza dei biotipi botanici del bosco di Muzzana del Turgnano (Ud) e studio del tipico tartufo bianco pregiato; caratteristiche, studio e utilizzo del tartufo in enogastronomia. Conoscenze botaniche ed organolettiche del Tartufo.

Reportage di Margherita e Paola

Giorno 24 novembre 2015 : Escursione con “Caccia al tartufo bianco”

Per tutti, docenti e studenti: sveglia all’alba, zainetto in spalla con qualche panino, bus di linea Udine-Muzzana. Appena giunti a destinazione abbiamo indossato gli scarponcini da trekking e ci siamo incamminati in direzione dei boschi planiziali, più precisamente del Bosco Baredi- Selva di Arvonchi, accompagnati dai professori P. Barbanti, GC. Foscarini e A. Perrone.

Lungo il percorso ci aspettava una persona molto originale, dal fare calmo ed essenziale, l’ing. Vittorino Gallo, esperto conoscitore dei luoghi e appassionato cercatore di tartufi; vicino a lui due magnifici cani lagotto da tartufo, Mari e Kuba.

Appena giunti al margine della Selva di Arvonchi il sig. Vittorino ci ha informati sulle caratteristiche dei boschi per quanto riguardava la flora, gli arbusti e le piante in genere. Con molta chiarezza ha spiegato il ciclo di riproduzione dei tartufi e la loro situazione simbiotica con determinate piante. Mari e Kuba erano molto attente alle parole del loro compagno umano e ci hanno accompagnato per tutta la giornata con il loro fiuto e la loro allegria… quanta dolcezza in quegli occhi e che adorazione verso il loro capo branco.

La prof. Paola ci aveva avvisati che sarebbe stata una vera fortuna trovare dei tartufi e invece, neppure dopo 20’ di camminata, ecco Kuba scattare nel bosco e scavare tra il fogliame sotto una quercia. Anche noi, dietro a lei, saltiamo il fosso con molta meno atleticità … ed ecco sotto la guida sicura di Vittorino Gallo con l’aiuto di una specie di piccola zappa viene estratto il primo tartufo, di misura media, ma con un profumo incredibile. Nessuno di noi aveva mai vissuto un’esperienza del genere e neppure sentito certi odori, anzi profumi!

Abbiamo attraversato Selva di Arvonchi e poi siamo passati nel bosco “Coda Manin”: ambienti unici, con una vegetazione fitta, arbusti ed alberi altissimi. Nell’aria si percepiva un odore intenso di muschio, quasi di noci misto all’odore dei funghi, un odore strano insomma! L'atmosfera era quasi fatata e in alcuni tratti, avanzare tra le fronde e i rami della vegetazione non è stato proprio facile, soprattutto nel bosco Coda di Manin, che non è ripulito bene come Selva di Arvonchi: la differenza è proprio evidente anche per dei neofiti come noi.

I riflessi dei raggi del sole creavano una luce molto particolare, benchè la giornata fosse tersa e ventosa. Dopo parecchi chilometri, siamo usciti dal bosco vicino al corso di un fiume che ormai era prossimo alla laguna: il Cormor; qui, ancora estasiati, ci siamo ristorati con un buon panino prima di riprendere il percorso verso la via del ritorno.

La presenza di Kuba e Mari vicino a noi ha dato un segnale di umanità e affettività a tutto il gruppo. Non ci sono parole per descrivere tutte le sensazioni che abbiamo provato, ma sicuramente per tutti: “Una giornata meravigliosa” 

Annia - Caccia al tartufo bianco