Annia - Stella - in bici

Pedalando neppure ci si rende conto del tempo e dello spazio che si sta percorrendo. Arriviamo così ad un bivio e con la prof.ssa Paola in testa, iniziamo una specie di percorso ad ostacoli: costeggiamo un boschetto, percorriamo una strada sterrata, passiamo vicini ad una avio- superficie per ultra leggeri, attraversiamo un vigneto e ci ritroviamo sull’argine dello Stella in una “Marina - proprietà privata”. Penso: “finalmente un po’ di riposo”, invece, dopo neanche due minuti, si riparte. Con molta disinvoltura la mitica prof.ssa Paola suona il campanello della “Marina Stella” e chiede di poter uscire. Dall’altra parte del videocitofono si sente una voce con tono stupito: “Ma come sono entrati tutti questi?”. Il cancello si apre lentamente e noi pedaliamo via velocemente! Giungiamo ad una fontana; altra sosta di 30 secondi. Consultiamo la cartina e dopo qualche istante la professoressa ci incoraggia : “Dai ragazzi ancora 40 minuti e siamo di nuovo alla Bilancia!” “Il lupo di mare cambia il pelo, ma non il vizio- penso - questa ci vuole stroncare!” L’appetito comincia a farsi sentire e non vediamo l’ora di arrivare alla Bilancia dove ci potremo rifocillare e assaporare il “frittolin”.

Stiamo per giungere alla Bilancia tra una canzone e le libellule che numerosissime danzano vicino al canale, quando, improvvisamente, un fagiano a volo radente attraversa il nostro gruppo festoso, forse spaventato dalle nostre stonature, e si nasconde in un campo di frumento!

Finalmente rientriamo nel giardino e parcheggiamo le biciclette. Ci aspetta una gustosissima sorpresa cioè la frittura fresca del pesce appena pescato. Fantastico!

C’è chi ha già preso posto intorno al tavolone sotto la pergola, chi si riposa sull’amaca. I professori parlano e scattano foto, seduti su un tronco d’albero sorseggiando qualcosa di fresco. Mi sembra perfino impossibile trascorrere una giornata così, all’insegna del movimento con ritmi umani, immersi nella bellezza della natura e mi accorgo che siamo tutti sorridenti ed allegri.

Daniele Ciprian ci permette di fare ancora una “calata” con la “Bilancia”; tutti ad aspettare e… anche questa raccolta frutta bene.

Riusciamo ancora ad esibirci in una breve gara di “sfilettatura” dei pesci appena pescati, pronti per essere cucinati e poi, bicchierata finale, qualche foto di gruppo ed è già ora di prendere posto sul bus per il rientro.

Sulla strada del ritorno mi si chiudono gli occhi, ma provo una strana sensazione di benessere e stanchezza insieme, una quiete profonda, credo di poterla chiamare “felicità”.