I Borghi più belli incontrano gli studenti


Il primo incontro nei campi

I SINDACI DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA INCONTRANO GLI STUDENTI DEL TECNICO DEL TURISMO

 

Il giorno 22/03/2019 presso l’istituto Stringher nell’aula grande le classi terze Tecnico del Turismo hanno partecipato alla conferenza-incontro con i Sindaci dei Borghi più belli d’Italia in Friuli Venezia Giulia, questo appuntamento fa parte del progetto “La vita nei campi”. L’incontro si è tenuto dalle ore 10 fino alle ore 12,30. Hanno partecipato i sindaci di Palmanova, Gradisca d’Isonzo, Polcenigo, Frisanco e Fagagna. Essi erano stati contattati precedentemente dagli studenti della classe terza C tramite e-mail con cui gli veniva comunicato il progetto “La vita nei campi” e il desiderio di promuovere il turismo rurale in FVG. A questo fine gli veniva chiesta la disponibilità a tenere un incontro dove illustrare i loro rispettivi borghi “più belli d’Italia”.

Dopo un breve riepilogo degli obiettivi del progetto “La vita nei Campi”, ha preso parola il sindaco di Palmanova Francesco Martines.

La prima precisione che ha fatto è stata quella sull’entrata nel club de “i Borghi più Belli d’Italia”, infatti Palmanova è stata l’ultima a entrar a far dei 12 comuni della nostra regione, anche se non è propriamente un borgo bensì una città-fortezza che dal 2017 è “sito UNESCO”.

Martines ci ha raccontato brevemente la storia della città, che risale all’epoca della Serenissima, intorno all’anno 1573, fu costruita contro l’avanzata degli Ottomanni. Nel 1615 inoltre la stessa Serenissima radunò le truppe per combattere nella Guerra di Gradisca contro gli Austriaci.

La città-fortezza è costituita da tre cinte murarie: la prima risale all’epoca Veneziana, la seconda fu costruita dopo il 1650 e la terza nell’epoca Napoleonica, in totale sono circa un milione e mezzo di metri cubi di mattoni.

Alla domanda del perché fosse entrata a far parte del club dei BPBDI, ci ha spiegato che il motivo principale è il ricco turismo culturale, anche se ha sottolineato che Palmanova non ha prodotti locali, ma è in crescita l’artigianato, inoltre la sua visibilità e il feedback positivo del turismo è in aumento.

Infine ha specificato che Palmanova era una città popolata da soldati fino a 25 anni fa quando, dopo la caduta del muro di Berlino, la città si svuotò di militari.

Dopo il sindaco di Palmanova, ha parlato il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig che ha dovuto dividere la presentazione in due momenti poiché alle 10.55 è suonata la ricreazione.

Per mezzo di un Power Point ci ha illustrato numerosi aspetti della sua città, anch’essa città-fortezza. Gradisca si trova nella Pianura Isontina e grazie a delle foto ci ha fatto vedere la posizione della città, con il fiume Isonzo alla sua sinistra e a ridosso delle pendici del Carso; inoltre ha evidenziato la vicinanza con le terre del Collio, dove si produce il vino.

Il centro storico è circondato da mura più antiche di quelle di Palmanova, città con cui Gradisca è legata.

Nel 1479 la fortezza è stata costruita per contrastare i Turchi, anche se non fu mai coinvolta in guerre e fu contesa tra Venezia e Asburgo, dal 1511 per quattro secoli fu di proprietà degli Asburgo, i quali usarono il Castello (di epoca successiva alla cinta) come carcere, attualmente è in fase di recupero. Nel 1800 un tratto della cinta fu abbattuto per favorire l’espansione della città e ora quello spazio è diventato il Parco di Gradisca, tutelato come Beni Culturali.

Le mura di Gradisca furono studiate da Leonardo Da Vinci per migliorarle, il Genio italiano è ricordato ogni anno nel giorno della sua morte con una cerimonia all’altezza del busto inserito vicino alla Porta d’Alemagna.

Alla conclusione del suo intervento il sindaco ha accennato al Teatro Comunale e ai cedri secolari, mostrandoci anche alcune fotografie della vista sul Carso e della veduta dei parchi.

E’ seguito il turno di Polcenigo con il sindaco Mario Della Toffola che, dopo averci consegnato dei depliant sulla città, ha parlato dei quattro punti del marketing moderno come stimolo per la crescita del turismo in particolare a Polcenigo. Ha poi iniziato a illustrare la posizione geografica di Polcenigo che confina con la montagna bellunese del Cansiglio e la storia del paese che inizia nel Paleolitico, la città possiede un sito palafitticolo a Palù di Livenza, uno dei cinque siti diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Dal 2014 è Borgo più Bello d’Italia grazie, oltre ai suoi bellissimi paesaggi, all’attenzione al territorio e della vivibilità, con la collaborazione anche di altre associazioni come per esempio Promo Turismo FVG, che hanno favorito la promozione dei prodotti locali in ambito nazionale. Della Toffola è molto attento all’apertura del territorio, legandolo anche con quelli vicini nella produzione di prodotti originali come per esempio la coltura dello zafferano.

Penultimo è stato il vice sindaco del comune di Frisanco Gianluca Coghetto che ci ha parlato del borgo di Poffabro, chiedendoci di usare l’immaginazione per averne una visione.

Poffabro è un borgo molto piccolo che va dagli 80 abitanti in inverno ai 600 in estate compresi i turisti; esso si trova sulle Alpi Carniche a circa 500 m slm e forse per questioni geografiche la sua piazza è nella periferia. Poffabro è famosa per la produzione delle lame e delle storie di magia con folletti, gnomi e altre creature simili. Il borgo è visitato in estate da turisti sportivi che praticano sport in alta quota e da amanti della natura e della montagna. Una delle particolarità, oltre alle vecchie case che si sviluppano in verticale, è la montagna che sorge a ridosso del borgo, una particolarità che ha favorito lo sport estremo di salita e discesa di corsa per una pendenza di mille metri, dai mille cinquecento della cima ai cinquecento del paese.

Per ultimo è intervenuto il sindaco di Fagagna Daniele Chiarvesio che ci ha presentato il paese con un video sul Museo Cjase Cocel in cui si svolgono antiche attività come la lavorazione del lardo e dei tessuti, della creazione delle bambole, del formaggio e ha l’unico tetto di paglia in Friuli.

Ci ha mostrato con molto entusiasmo la Festa della Zucca e la Festa della Trebbiatura, nella quale sono coinvolti anche molti giovani. Quindi ha illustrato l’Oasi dei Quadris dove sono presenti numerose cicogne e ibis eremiti. Ha parlato e illustrato anche il progetto “Collinbici”, un circuito ciclistico di 30 km che collega Moruzzo, Colloredo e Fagagna. Infine ha accennato al Pestât, un condimento a base di erbe, che viene prodotto a Cjase Cocel.

L’incontro è terminato alle ore 12.20.

 Tiziana Cannas con il contributo di Chiara Consentino

 

 

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