Terra di vigneti e mare di sapori


Terra di vigneti e mare di sapori un'altra perla che si aggiunge ai lavori precedenti capitanati dalla prof.ssa Barbanti e dai suoi ragazzi e che ci fanno scoprire e approfondire quanto di bello e di magico ci sia ancora nei luoghi a noi vicini e nel tempo che viviamo.

Questa ricerca di antichi vitigni prossimi al mare di cui assorbono i profumi e le essenze è infatti unica nel suo genere e pertanto innovativa e preziosa, il focus si apre sul Mar Adriatico e sui lembi che ne bagnano le nostre terre appunto.

Questo “mare chiuso” come da molti è stato definito grazie a questo lavoro, che ne valorizza il ruolo e visto attraverso altre lenti, diventa invece un mare aperto che ha favorito e promosso suo malgrado contatti, incontri, contaminazioni, scambi di culture, odori, profumi, sapori, conflitti....

Un altro modo di guardare la storia, le storie di ricostruirne gli aspetti inusuali e nascosti agli occhi di visitatori distratti e di percorsi consumati dal tempo e dall'abitudine, per esplorarne gli angoli nascosti, i paesaggi inesplorati, i sapori e i profumi lievi ma persistenti, per abbracciare visioni di sogni perduti e dimenticati.

Il cibo ed il vino oltre ad essere allora prodotti di scambio e occasioni di incontro e confronto, sono per la loro semplicità e pervasività elementi di pace che riuniscono intorno a sé le persone, che favoriscono i rapporti fra popoli diversi, vicini e lontani che essi siano.

Ripercorrere allora il litorale che da Trieste giunge a Venezia - una gemma che non ha eguali al mondo - riscoprirne i percorsi lungo sentieri scomparsi che si perdono in un paesaggio vario e diverso ad ogni angolo, ricco di scogliere, spiagge, lagune significa anche recuperare le nostre radici e antichi e saggi modi di vivere, riflettere e pensare.

Ecco allora questa pubblicazione frutto di passione educativa e ricerca di senso, esperienza fatta da generazioni diverse: docenti maturi e autorevoli e studenti che si affacciano alla vita e che concludono una tappa della loro formazione.

Anche questo è favorire la crescita di consapevolezza, creare insieme esperienze di bellezza e autenticità, momenti questi che rimarranno in profondità custoditi dentro ai cuori e al ricordo che ognuno di noi conserva dentro di sé.

Mi complimento, allora, e sono orgogliosa che questi frutti nascano all'Istituto “Bonaldo Stringher” dai suoi progetti, dai suoi educatori, dai suoi ragazzi orientati ad approfondire e trasmettere quelle emozioni che sono delle nostre terre e dei nostri prodotti, di antiche coltivazioni, contributo della saggezza popolare che li ha portati fino a noi e che noi, ora, con cura desideriamo diffondere perché rimangano patrimonio comune.

Un caro augurio a questi ragazzi perché sappiano fare tesoro di queste esperienze, per trovare un loro percorso, esplorare il loro mondo e costruire un loro futuro, mantenendo radici salde come la terra da cui provengono e capacità di visione come le acque dei fiumi, delle lagune e del mare che pur diverse si incontrano in un abbraccio continuo.

Anna Maria Zilli

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