Aspiranti chef ... la cucina non è uno show
Speciale Esami di Stato 2015
Bando ai programmi gastronomici, gli studenti dell’alberghiero puntano alla preparazione
Il loro sogno è una carriera tra fornelli e piatti gourmet, ma a finire sotto le grinfie dei “tremendi” giudici Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri proprio non ci pensano.
Pochi “Masterchef”, dunque, tra i maturandi della sezione di enogastronomia dell’istituto alberghiero Stringher: a sentire i ragazzi appena usciti dalla prova orale degli esami di ieri, sembra che la tivù non rappresenti la scorciatoia giusta per arrivare al successo, ma piuttosto un canale che fa credere a tutti quanti, con quattro nozioni in tasca e un po’ di manualità, di poter diventare chef stellati.
Stare in cucina, invece, è un mestiere duro e faticoso, osservano Luca e Giovanni: «Ci vuole passione e sacrificio e invece quei programmi pilotati fanno passare l’idea che fare il cuoco sia semplice e che tutti quanti possono aprire un ristorante».