Martina a Montecitorio


“Dalle aule parlamentari alle aule di scuola.
Lezioni di Costituzione”
il testo dell'intervento alla Camera dei Deputati

Signora Presidente della Camera, Signor Presidente del Senato, Autorità tutte presenti,

La disabilità  non è una malattia e nemmeno un problema da scaricare sul singolo o sulle famiglie.  La condizione di persona disabile diventa insopportabile se si trasforma in fattore di esclusione sociale. L’integrazione scolastica degli allievi con disabilità rappresenta il presupposto dell’inclusione sociale.
L’integrazione scolastica è frutto di un lungo ed irreversibile processo con alto valore pedagogico, culturale e sociale.
La nostra Costituzione è fondata su principi solidaristici:
ME NE OCCUPO!  ... L’ALTRO MI STA A CUORE!
L’integrazione/inclusione scolastica è un valore fondante che richiede la capacità di promuovere iniziative, programmi, progetti che coinvolgano famiglie, forze locali, reti di scuole. Una scuola che integra deve offrire a tutti gli allievi un adeguato sostegno in caso di bisogno. Non soltanto l’alunno portatore di stigma deve ricevere attenzioni e cure particolari ma tutti gli allievi devono essere coinvolti  attivamente.
La mia esperienza scolastica che, con i miei compagni ho voluto sintetizzare nel video presentato, mi ha insegnato a condividere capacità e abilità con gli altri, a convivere e unirmi in COMUNITA’ con gli amici di scuola, gli insegnanti, gli operatori scolastici. Gli aspetti affettivi, le relazioni e non  solo gli obiettivi e i programmi sono stati centrali nelle modalità di approccio.  La scuola si è adattata ponendosi l’obiettivo di contribuire a spezzare il pregiudizio nei confronti  della disabilità.
Don MILANI , nella famosa lettera rivolta a un modo di far scuola che non si occupava dell’integrazione, affermava “….. SE OGNUNO DI VOI SAPESSE CHE HA DA PORTARE INNANZI  A OGNI COSTO TUTTI I RAGAZZI…”    e pensava ad una scuola capace di integrare tutti.
Gli anni trascorsi a scuola mi permettono  di considerare che tale esperienza mi ha aiutato a sentirmi parte integrante di un gruppo e oggi,  con  voce alta e forte, posso affermare:

ANCH’IO  POSSO!!!

Grazie.