Ciao Riccardo...

Ciao Riccardo (2)

‘Rallegrava l’atmosfera’…

Caro Riccardo,

così ti hanno descritto i tuoi compagni oggi. E questa descrizione, associata alle fotografie che ti ritraggono con quel sorriso aperto, birichino e quello sguardo determinato durante la partita di rugby mi hanno permesso di conoscerti.

Stamattina gli sguardi tristi, bassi, alcuni arrabbiati, dei tuoi compagni dicevano tutto. La rabbia per quel banco vuoto, coperto di fiori. A 16 anni è difficile accettare le regole, a volte inique, di questa partita che è la vita. Tu stavi giocando la tua partita al meglio, ma l’arbitro ha deciso di fischiare il termine in anticipo. Forse un rigore su un fallo che non c’era… Siamo ancora tutti increduli, ma ti vogliamo ricordare così: sorridente, a volte strafottente, seduto in classe o durante una stretta di mano rappacificatrice con un compagno in corridoio.

La grande famiglia dello Stringher è attonita, ancora incredula, ma vuole essere vicino ai tuoi genitori e ricordarti dedicandoti questo spazio: qui i tuoi compagni potranno scrivere ciò che desiderano… ricordarti…lasciare un pensiero per quella mamma che si preoccupava tanto per te… per quella mamma e quel papà che ora si sentono soli. Noi vorremmo esserci…

Un grazie a tutti i docenti che, in questo terribile momento, stanno aiutando i tuoi compagni a superare il dolore di vedere il tuo banco vuoto (ma lo sappiamo che ci sei…).

Ti immagino continuare la tua partita lassù, Riccardo, correre, raggiungere la meta e segnare punto. Ogni tanto strizzaci l’occhiolino e salutaci.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA