Banco Alimentare 2017
COLLETTA ALIMENTARE: DONARE O RICEVERE?
innanzitutto occasione per riflettere
Sabato 25 novembre gli alunni dell’ISIS B. Stringher di Udine hanno aderito alla Colletta 2017 del Banco alimentare. Una scolaresca generosa e disponibile si è alternata tra i banconi dei supermercati della città e i banchi di scuola. Assicurano loro che non è stata un’occasione per perdere le attività didattiche mattutine, ma un’occasione per imparare dalla vita e per confrontarsi in vario modo con la realtà quotidiana fatta di luci e ombre.
Gli alunni hanno affermato di aver provato grande gioia per il tempo donato e il servizio prestato a beneficio di chi è in difficoltà, ma anche di aver potuto osservare il modo in cui i clienti coinvolti, specchio della nostra società, si sono relazionati con loro e con la proposta della raccolta alimentare.
“Ho imparato che ci sono molte persone sensibili al dono tra queste quelle di età più avanzata, mentre ho notato che i più giovani sono meno interessati e sensibili forse perché sono abituati ad avere tutto” riferisce Martina. Aggiunge invece Giada “Sono rimasta delusa dalle persone indifferenti o che ignoravano il mio invito a donare, nonostante il mio “Buongiorno” pronunciato con un sorriso. Mi ha invece molto commosso vedere persone, che mi sembravano in difficoltà anche loro, donare con gioia quel poco che era nelle loro possibilità”.
Gli alunni dell’Istituto Stringher, professionalmente preparati ad entrare nel settore dei servizi turistici e dell’enogastronomia, hanno ricevuto alcuni giorni prima una formazione al dono da parte dei referenti del Banco alimentare con sede a Pasian di Prato, per sensibilizzarli sulla gestione delle risorse alimentari e del cibo come diritto per ogni donna, uomo e bambino e sulla tematica dello spreco alimentare. “Mi è sembrata un’esperienza unica ed emozionante che mi ha fatto riflettere sull’idea di poter aiutare le persone che hanno necessità, perché anche noi potremmo trovarci un giorno nel bisogno. Mi è piaciuto partecipare con i miei compagni condividendo un po’ del nostro tempo e del nostro cuore in azioni di buon senso che salvano vite” commenta Alessandro.
I numerosi docenti dell’Istituto che hanno coinvolto e accompagnato in questa esperienza i circa ottanta alunni, lo hanno fatto nel ricordo della collega Rita Marceddu, da qualche mese salita al Padre, alfiera dell’iniziativa negli anni precedenti: semi di bene che germogliano, fioriscono e sono destinati a produrre altri frutti.
Importante per i ragazzi si è anche rivelata l’esperienza svolta insieme a tanti altri adulti volontari che li hanno affiancati e guidati nei supermercati, come ci ricorda infine Giada ”Al termine della giornata ho provato soddisfazione non per il lavoro da me svolto, ma per l’insieme delle persone che hanno partecipato al buon esito dell’iniziativa”.
All’Istituto B. Stringher non si cura solo lo sviluppo quantitativo e qualitativo di competenze specificatamente professionali, ma anche competenze di cittadinanza, competenze trasversali, abilità sociali e collaborative aperte al territorio, attraverso la promozione di esperienze di volontariato e di solidarietà, creando occasioni per recuperare il valore della gratuità e del dono di sé.
Questi giovani, come tanti altri, ci fanno ben sperare in un futuro più umano, generoso e solidale.